venerdì 4 aprile 2008

Bufalandia.



Negli ultimi tempi la nouvelle cousine d'eccellenza è in esubero, non c'è che dire. Ora ci sono pure le mozzarelle alla diossina. Dopo il vino al metanolo, il pesce al mercurio, il botulino al mascarpone, la mucca pazza, la SARS e i polli del Belgio -pure questi alla diossina- un nuovo incubo si mette in tavola con noi: il bocconcino tenero e succoso di latte velenoso, vero prodotto a denominazione origine protetta dei rifiuti della Campania. Non male. Se davvero, come dice Feuerbach, siamo quello che mangiamo, tiriamo le somme. E ogni volta che scatta l'allarme, parte lo stesso simpatico refrain: aumenteranno i controlli e le authority, si creeranno nuove leggi... Trallallerotrallallà.

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