
Monnezza e cannoli, truffatori e poltronieri (i tronisti non solo della De Filippi, ma pure di Montecitorio). Coalizioni last minute, infinite aggregazioni e diserzioni, consorterie, clan: mare nostrum, mare merdum.
E' questo il bacino, piuttosto paludoso e infetto, in cui gli italiani -cittadini e politici- nuotano, o cercano di nuotare, sgomitando alla ricerca di un ormai inesistente flusso d'acqua minimamente balneabile. Politici e politica non a caso posti in essere, ma frutto di una volontà popolare, risultato di scelte elettorali sbagliate e tuttavia perpetrate all'infinito (si parla ogni giorno di responsabilità dei politici. E quella degli italiani, dov'è?).
E la mano, che si vorrebbe "nera"o di un oscuro burattinaio, è quella dell'italiano medio, del cittadino, del commensale che ci è di fianco al bancone del bar.
Così facendo, ogni gruppo è rappresentato, e ogni individuo passa un breve periodo al potere. In modo che nessuno se ne possa approriare per troppo tempo.
Ipersensibili alle rivendicazioni di gruppi e gruppetti, gli italiani sono ossessionati dall'idea che ogni aggregazione, per quanto statisticamente insignificante, abbia il diritto inalienabile alla rappresentenza parlamentare.
Le capitolazioni dell'ultim'ora sono il sogno perverso di ogni cittadino. Passione smodata per le saghe interminabili (è forse un caso il compiaciuto plauso che tiene in pedi da mille anni l'audience di Beautiful et simili?) e odio feroce per tutto ciò che implica decisione radicale, drastica. Ogni cosa viene negoziata e rinegoziata.
E' così che, stanca e disillusa, l'italietta italiana scruta nel buio.
E ben le sta.


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