domenica 27 aprile 2008

A gambe.

"Il filosofo non tiene affatto conto di tutto ciò che vale poco o niente e guida il suo volo dappertutto, come dice Pindaro: «Sondando gli abissi della terra, e misurandone le superfici, seguendo il cammino degli astri nelle profondità del cieli e, di ciascuna realtà, scrutando la natura nel suo dettaglio e nel suo insieme senza mai lasciarsi irretire da ciò che è immediatamente vicino» .
«Che vuoi dire con questo, Socrate?
»
«Voglio dir questo. Un giorno Talete osservava gli astri,Teodoro. E con lo sguardo rivolto al cielo finì per cadere in un pozzo; una sua giovane serva della Tracia, intelligente e graziosa, lo prese in giro dicendogli che con tutta la sua scienza su quel che accade nei cieli, non sapeva neppure vedere quel che aveva davanti ai piedi. La morale di questa storia può valere per tutti coloro che passano la vita a filosofare, ed effettivamente un uomo simile non conosce né vicini né lontani, non sa cosa fanno gli altri uomini o altri esseri viventi. Ma che cosa sia un uomo, in che cosa per sua natura deve distinguersi dagli altri esseri nella attività o nella passività che gli è propria, ecco, di questo il filosofo si occupa a questa ricerca consacra le sue pene."
(Platone, Teeteto, 172 c - 177 c).


Delusi, scontenti e sognanti (ma forse ancora per poco). La terra promessa non è più solo l'America, ma qualunque posto che non sia l'Italia. Intellettuali illustri e illustri giornalisti convengono tutti sul sostanziale e inesorabile declino della nostra bella Italia. Vi invito a fare un giro su questo sito www.scappo.it : si scopre il ritratto di una nazione in fuga, con sogni e valige. Scappare di gran corsa appare la soluzione ideale e non sembra che si possano mettere in piedi alternative credibili e realistiche: quel che è peggio però è che, pare, non vi siano all'orizzonte uomini capaci di pensare un cambiamento, nemmeno dalle più alte sfere dell'iperuranico mondo dell'alto sapere accademico. In un tempo lontano, non sarebbero certo mancati un Kant o un Aristotele capaci di generar soluzioni, indicando il modo giusto per impugnarle, indirizzando i loro contemporanei anche quando aldilà dell'orizzonte il cielo appariva più nero che mai. Un paese in mano a chi non pensa è un paese che è destinato a morire soffocato dalle mostruose zampe della bestia nera dell'ignoranza. Se gli uomini politici non sanno pensare, chi penserà per loro? Ho ragione di credere che l'epilogo sarà più tragico di quanto possiamo sperimentare nell'immediato: l'episodio della Montalcini lasciata in piedi al seggio elettorale-tanto per dirne una- non può che farmi provare vergogna e dolore. In quello che, due giorni fa, Marco Travaglio ha definito un paese volgare, incivile e irrecuperabile, nessuno vuole più vivere, nè sognare. Giorgio Bocca dice che ormai l'Italia e gli italiani tollerano tutto: questo vuol dire che tutto è lo stesso di niente, che ogni cosa è frammista a se stessa in un pentolone che emana lezzi nauseabondi e insopportabili. Così come il nazismo sedusse i Buddenbrook, tutto può succedere.

4 commenti:

ornella casano ha detto...

IO ME NE ANDREI!!!!
Come cantava l'amico Baglioni
Ma non ho più 20 anni....
ho un posto fisso...
un figlio che resiste a rimanere....
cercasi compagno/a di vita per condividere una vita diversa
fatta di cose più semplici e chiare
di diritti rispettati e di un sorso di speranze

la civetta... ha detto...

Cara Ornella,
forse la soluzione non è la fuga ma un impegno devoto alla causa del cambiamento politico del nostro paese. La paura di sporcarsi le mani è molta, e alla fine l'entusiasmo cede il passo alla rinuncia. Se tuo figio resiste, non vuol dire che debba farcela pure tu. Auguri!

Anonimo ha detto...

che strano trovare una ornella casano che ama Baglioni, sta a palermo e desidera una vita di cose semplici e chiare...
tante stagioni sono passate ed è solo l'intrigo di internet che permette questi flash back.
Buona notte fiorellino...
Gaspare

Ciccio Pellegrino ha detto...

Due anni dopo...

...e già,
non abbiamo più l’età per salpare in cerca di Lisbone lontane.
Meglio, forse, indugiare ancora e nel frattempo, rigiocarsi l’oro della posta.


Un saluto anche a te chiarissimo prof