domenica 18 gennaio 2009

La Civetta consiglia



Carl è un uomo triste: è divorziato da una donna che voleva di più. Al lavoro, in banca viene sempre scavalcato da tutti i colleghi e dice no a qualsiasi richiesta di credito; l’interesse nell’uscire con gli amici di sempre è scemato, tanto da convincersi che sia meglio un buon film che la loro compagnia. Rispondere alle telefonate è ormai solo una formalità o un fastidio. Ma poi, gli accadrà qualcosa di inatteso.

Il film non delude, nonostante alcuni passi falsi di una sceneggiatura a tratti fragile e scontata, e anzi convince soprattutto per merito di Jim Carrey, la cui performance è decisamente da Oscar, assolutamente perfetto in un ruolo comico dal restrogusto amaro : la storia è volutamente paradossale e eccessiva (si costringe il protagonista non solo a cose particolari, ma anche a situazioni che non avrebbe mai accettato, come le avance di una vecchietta ninfomane, o il dare un passaggio ad un barbone, o a salvare un suicida): l'intento è spingere lo spettatore a vivere la vita a suon di carpe diem, ma con consapevolezza; la sceneggiatura è comunque nel complesso precisa seppure con qualche sbavatura (forse c’è troppa carne al fuoco?), ma nessun buco narrativo. Il ritmo non scema mai: Yes Man è una bellissima commedia dove non mancano pure timidi accenni a temi politici (combattere la diffidenza nei confronti dell’altro, fidarsi del piccolo risparmiatore, non omologarsi), ma il film vuole semplicemente dare un’iniezione di fiducia a chi lo vede e ci riesce perfettamente. Certo, non saremo tutti fortunati come Carl, nemmeno diventando assoluti fautori del nostro destino, ma è pur vero che il detto non falla mai: chi non risica non rosica.



VOTO 8



Una chicca:
...Rimanete in sala durante i titoli di coda, scoprirete uno sport, il
body blading, ideato dal francese Blondeau. Consiste nel “pattinare con ogni parte del corpo"...


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